GHOST
“The invisibility of a human being fully immersed in the metropolitan day-life in a society where an opportunity is frenetically sought, but which unavoidably leads to loneliness. The language of the works – contemporary figurative – exploit the intrinsic potentials of the signs (whether they are fine lines, stratification of daily life or abstract trajectories that determines random encounters between individuals) and their capability to establish alternatives destinations so that we can discover original and shareable prospectives of thought.
Humanity shown in his works seems willing to be reconciled, sharing the same existential paths, attending the same streets, chasing the same utopias.
Suddenly, the landscapes of the world we are used to live in seem to become nothing and quietly reveal their essence, the nature of their function. The reason for their presence is to look beyond and keep both eyes and mind wide opened on contemporary.
A closed-off restlessness guides the artist in his endless questions on human soul in a permanent link to the matter. The matter is here both crystalized in the prospective of the third dimension and in the eternal essences of the colors.
Each opera moves from within the changing of the matter, without any planning anxiety but only with instinctual ability to draw strength from the unstable signs of the life, where art can be a temporary experience of a poem meant to last.
His different techniques spread expressions, sensations, meanings and experiences.
His experimental painting uses color through different and original artistic techniques. The substance he used returned – for quality and chromatic variety- high-level aesthetic solutions to a non verbal language. It’s a tool to express emotions, feeling, thoughts, memories and sensations.
His works tend toward an art that encourages personal perceptual attitudes, through the consciousness of a spontaneous artistic expression”.
“L’invisibilità dell’individuo immerso nella vita metropolitana in una società dove si cerca freneticamente un’opportunità ma che produce inevitabilmente solitudine. Il linguaggio delle opere, di un figurativo contemporaneo, sfrutta le potenzialità insite nei segni (siano essi le linee d’espressione di un volto o le stratificazioni del quotidiano, le traiettorie astratte che designano incontri casuali tra individui) e nella loro capacità di stabilire destinazioni alternative per poter scoprire nuove e condivisibili prospettive di pensiero.
La visione dell’umanità che appare nei suoi lavori, sembra voler riconciliarsi, condividendo gli stessi percorsi esistenziali, frequentando le stesse strade, inseguendo le medesime utopie. All’improvviso i panorami del mondo in cui siamo abituati a muoverci quotidianamente sembrano annullarsi e silenziosamente rivelare la loro essenza, la natura della loro funzione, la ragione della loro presenza per guardare oltre e mantenere occhi e mente costantemente aperti sulla contemporaneità.
Una introversa irrequietezza guida l’artista nei sue infinite domande sull’animo umano in un continuo ritorno alla materia, sia cristallizzata nelle prospettive della terza dimensione sia nelle essenze eterne del colore. Ogni opera muove dall’interno i cambiamenti della materia, senza l’ansia progettuale ma con capacità istintiva di trarre forza dai segni instabili della vita, onde l’arte può essere esperienza provvisoria di una poesia destinata a durare.
Le sue diverse tecniche diffondono espressioni, sensazioni, significati e vissuti. La sua è una pittura sperimentale che utilizza il colore tramite tecniche artistiche diverse e inedite. La materia utilizzata restituisce, per qualità e varietà cromatica, soluzioni estetiche di alto livello per un linguaggio non verbale, strumento per esprimere emozioni, sentimenti, pensieri, ricordi e sensazioni.
Le sue opere tendono verso un arte che stimola le attitudini percettive personali, attraverso la coscienza di un’espressione artistica spontanea”.